Nella fosforilazione ossidativa qual è l’accettore finale degli elettroni della catena respiratoria?
L’accettore è l’ossigeno. Domanda sintetica e nozionistica, facile e velocissima da risolvere per chi abbia chiare conoscenze nello specifico argomento. Non si può escludere qualcuno la risolva grazie a memoria “fotografica”: a questo in fondo servono le molte figure e animazioni che vengono prodotte.
Ogni catena di trasporto degli elettroni (anche la catena respiratoria quindi) è un susseguirsi di coppie redox, di molecole o ioni capaci prima di ricevere elettroni e poi di cederli, scendendo lungo un gradiente di potenziale e liberando quindi energia. L’ossigeno è un accettore a potenziale molto basso, l’energia liberata è quindi notevole, ha inoltre la comodità di essere abbondante in natura e di avere la forma gassosa, “facilmente” trasportabile e diffusibile. Le virgolette stanno a significare che il contesto biochimico è molto meno banale di quanto non sembri (l’esistenza di numerose specie di batteri strettamente anaerobi lo testimonia, così come l’abbondanza di agenti antiossidanti nelle cellule), l’ossigeno è infatti un veleno potentissimo in quanto capace di attaccare, ossidandole, tutte le molecole organiche, quelle di cui siamo fatti (!) e non solo quelle: in natura in assenza di fotosintesi ossigenica di ossigeno molecolare libero ce ne sarebbe davvero ben poco in quanto la sua tendenza a reagire con quasi tutto lo “fissa” nei tantissimi composti ossidati cui da origine. Prima dell’affermazione della fotosintesi ossigenica sulla Terra di ossigeno molecolare poco ce n’era. Quanto alla fotosintesi vale la pena di ricordare le due catene di trasporto di elettroni che ne consentono lo svolgimento, i cui accettori finali di elettroni sono la clorofilla a P700 del fotosistema I che riceve gli elettroni dalla clorofilla a P680+ (P680 eccitata) del fotosistema II e il NADP+ (non il NAD+ !) che li riceve a sua volta dalla clorofilla a P700+ (P700 eccitata) del fotosistema I riducendosi a NADPH + H+.