La trascrizione del DNA produce:
Domanda piuttosto semplice, se si conosce il significato del termine trascrizione in genetica molecolare: la trascrizione è il processo che porta alla produzione di un filamento di mRNA a partire da un gene. Vale la pena di ricordare con chiarezza che un gene, benché posizionato su una porzione di DNA a doppio filamento, non si trova su entrambi i filamenti, ma su uno soltanto, il filamento stampo: solo quello verrà duplicato e quello che si otterrà sarà un singolo filamento di mRNA. Ricordiamo anche che i geni eucariotici sono interrotti, contengono cioè introni, porzioni consistenti di filamento non codificante, mentre quelli procariotici no.
Prodotto l’mRNA nei ribosomi avverrà poi la “traduzione” del codice genetico nella sequenza di amminoacidi che, se vogliamo, è interpretabile pure essa come un codice. Il processo di trascrizione è perfettamente reversibile a causa dei rigidi accoppiamenti delle basi azotate (in questo caso A-U, T-A, C-G, G-C, dove la prima lettera indica la base del DNA e la seconda quella dell’mRNA), non è invece perfettamente reversibile la traduzione, a causa della ridondanza delle triplette codificanti (per quasi tutti gli amminoacidi si hanno più possibili triplette codificanti per cui, dovendo andare a ritroso, non si può sapere quale tripletta scegliere tra le due-quattro-sei possibili). Si potrebbe però dire: che importa? Infatti, anche se andando a ritroso non scelgo la stessa tripletta, comunque ne scelgo una che codifica per lo stesso amminoacido! Ma questo vuol dire che si sta considerando sempre la sequenza di amminoacidi come il vero obiettivo, se si volesse invece tornare con certezza alla sequenza di nucleotidi originale, perché è quella che interessa, il problema resterebbe o meglio, resta: partendo da un polipeptide andando a ritroso si possono attenere moltissimi filamenti di nucleotidi diversi, dati dal prodotto di tutte le possibili combinazioni amminoacido x numero di triplette codificanti. Chi volesse divertirsi potrebbe prendere un polipeptide e fare il conto di quante diverse combinazioni di triplette lo possono generare: troverà certamente un numero strabiliante di combinazioni di triplette diverse, a meno che non sia partito da un polipeptide brevissimo.