È possibile osservare a fresco il vacuolo di alcune cellule di petali di fiori perché contengono pigmenti antocianici. Se si preparano 2 vetrini, uno con una soluzione ipotonica e l’altro con una soluzione ipertonica si può notare nel primo caso un rigonfiamento del vacuolo, nel secondo caso un restringimento del vacuolo. Questo fenomeno è dovuto a
Quesito piuttosto semplice, risposta A). Ricordiamo sinteticamente il fenomeno dell’osmosi: una membrana semipermeabile separa due soluzioni a concentrazione diverse -> i soluti non passano ma il solvente, che può passare, esercita una pressione dalla soluzione più diluita (ipotonica) a quella più concentrata (ipertonica). Il differenziale di concentrazione determinerà l’intensità e la rapidità del fenomeno. Nelle cellule vegetali è il “vacuolo centrale” a contenere e movimentare la maggior parte dell’acqua della cellula, determinandone il turgore o l’afflosciamento. Può valer la pena di ricordare che i preparati per microscopia possono essere “a fresco”, cioè tal quali, al massimo diluiti, a volte colorati ma spesso no, spesso con cellule vive e magari anche in movimento, se ne possiedono la capacità. Col preparato “in goccia pendente” si possono avere a disposizione spessori importanti di materiale da analizzare, con l’inconveniente di una difficile messa a fuoco. Quando si vuole stabilità nel preparato oppure se ne vuole la conservabilità nel tempo allora questo viene “fissato” mediante il calore, per disidratazione, o usando sostanze fissanti. Spesso il preparato è “fissato e colorato”. La colorazione ha lo scopo di mettere in risalto particolari ritenuti d’interesse.