TEST DI AMMISSIONE A MEDICINA VETERINARIA
04 settembre 2019
Quiz n°21 – 22 – Ragionamento Logico e Cultura Generale
Brano 1
Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull’argomento.
C’È UNA CORRELAZIONE TRA CIBI ULTRA-TRASFORMATI E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Prodotti da forno, snack, cereali zuccherati, piatti pronti, zuppe disidratate, bevande frizzanti, carne e pesce ricostituiti: tutti questi cibi hanno in comune il fatto di aver subito un'elaborata trasformazione industriale, che comprende diversi processi tra cui cottura al forno, frittura, idrolisi, idrogenazione, nonché l'uso di uno o più additivi, tra cui conservanti, dolcificanti, esaltatori di sapidità, aromi e coloranti.
Secondo una classificazione elaborata dal team del ricercatore brasiliano Carlos Monteiro - che però è ancora materia di discussione - si tratta di cibi "ultra-trasformati", che in alcuni Paesi rappresentano il 25-60 per cento dell’introito calorico delle persone, e sono già stati citati in alcuni lavori per i loro possibili effetti nocivi sulla salute: favorirebbero infatti condizioni fisiche quali l’obesità, l’ipertensione e l’eccesso di colesterolo, fino ad aumentare il rischio di alcuni tipi di tumori.
Ora due ampi studi pubblicati sul “British Medical Journal” hanno documentato una correlazione tra il consumo di cibi ultra-trasformati e il rischio di patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, nonché con il rischio di morte.
Nel primo studio, Bernard Srour dell’Université Paris Cité, in Francia, e colleghi hanno verificato la possibile correlazione tra gli alimenti ultra-trasformati e il rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, analizzando i dati di più di 105.000 adulti francesi, per un quinto circa di sesso maschile, con un’età media di 43 anni. I soggetti coinvolti, seguiti per un massimo di 10 anni, hanno risposto a una serie di questionari sulle proprie abitudini alimentari e in particolare sul consumo di circa 3300 diversi cibi.
Gli autori hanno suddiviso i cibi in tre categorie in base al grado di elaborazione. Dall’analisi dei dati è emerso che un incremento del 10 per cento della proporzione di cibi ultra-trasformati era correlato a un aumento di malattie cardiovascolari nel loro complesso, malattie coronariche e malattie cerebrovascolari del 12, 13 e 11 per cento rispettivamente. Inoltre, i cibi non trasformati o con una trasformazione minima erano correlati al minor grado di rischi per la salute.
Nel secondo studio, Maira Bes-Rastrollo dell’Università della Navarra a Pamplona, in Spagna, e colleghi hanno valutato la possibile correlazione tra i cibi ultra-trasformati e il rischio di morte per qualunque causa, analizzando i dati di 19.899 soggetti laureati di età media di 38 anni che hanno risposto a un questionario dietetico di 136 domande. Anche in questo caso, gli autori hanno suddiviso i cibi in base al grado di trasformazione, e hanno seguito per 10 anni i soggetti coinvolti.
I risultati mostrano che il maggiore consumo di alimenti ultra-trasformati, cioè con più di quattro razioni al giorno, era associato a un incremento del rischio di morte per qualsiasi causa del 62 per cento rispetto al livello di consumo inferiore (meno di due razioni al giorno). Per ogni ulteriore razione di cibi ultra-trasformati, il rischio di morte aumentava del 18 per cento.
(brano tratto da Le Scienze 31 maggio 2019)
QUIZ 22
Dalla lettura del brano si possono dedurre le seguenti affermazioni:
P1 Ogni razione di cibo ultra-trasformato ingerita aumenta del 18% il rischio di morte.
P2 In alcuni Paesi, gli alimenti ultra-trasformati rappresentano dal 25% al 60% dell’alimentazione umana.
P3 La principale causa di patologie cerebrovascolari è in alcuni Paesi il consumo di cibi ultra-trasformati.
Quale/i delle precedenti deduzioni è/sono corretta/e?
QUIZ 22
Dalla lettura del brano si possono dedurre le seguenti affermazioni:
P1 Ogni razione di cibo ultra-trasformato ingerita aumenta del 18% il rischio di morte.
P2 In alcuni Paesi, gli alimenti ultra-trasformati rappresentano dal 25% al 60% dell’alimentazione umana.
P3 La principale causa di patologie cerebrovascolari è in alcuni Paesi il consumo di cibi ultra-trasformati.
Quale/i delle precedenti deduzioni è/sono corretta/e?
QUIZ 21
Analizziamo le tre affermazioni:
L’affermazione P1 parla di causa principale di malattie cardiovascolari mentre il brano parla di maggior correlazione.
L’affermazione P2 parla del 62% di rischio in più confrontando chi consuma cibo industriale con chi non ne consuma affatto. Il brano invece confronta chi assume quattro razioni al giorno di cibi industriali con chi ne consuma due
L’affermazione P3 è coerente con quanto affermato nel brano
QUIZ 22
L’affermazione P1 riporta in maniera errata il concetto espresso nell’ultima frase del brano che parle di “ogni ulteriore razione” oltre le quattro.
L’affermazione P2 riporta per vero un concetto che nel brano risulta “ancora materia di discussione”.
Per l’affermazione P3 il brano parla di correlazioni ma non esprime mai l’idea di causa principale.
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Rag.logico e Cult.gen. |
Chimica | Biologia |
1 | 23 | 44 |
2 | 24 | 45 |
3 | 25 | 46 |
4 | 26 | 47 |
5 | 27 | 48 |
6 | 28 | 49 |
7 | 29 | 50 |
8 | 30 | 51 |
9 | 31 | 52 |
10 | 32 | 53 |
11 | 33 | 54 |
12 | 34 | Matem. e Fisica |
13 | 35 | 55 |
14 | 36 | 56 |
15 | 37 | 57 |
16 | 38 | 58 |
17 | Biologia | 59 |
18 | 39 | 60 |
19 | 40 | |
20 | 41 | |
21 e 22 | 42 | |
43 |